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Stati Uniti: la riforma della polizia


Usa: sono molte le città che, dopo Minneapolis, pensano di riformare la polizia. Secondo un sondaggio, 9 americani su 10 sarebbero a favore, ma il Senato (repubblicano) è contrario

George Floyd è stato ucciso a Minneapolis il 25 maggio. Soffocato dal ginocchio del poliziotto Derek Chauvin che lo aveva fermato all’uscita da una drogheria. Dopo la segnalazione del negoziante che aveva chiesto l’intervento degli agenti per una banconota falsa da 20 dollari. Quegli interminabili 8 minuti e 46 secondi del ginocchio del poliziotto sul collo dell’uomo disarmato ripresi dal telefonino di un passante, e il rantolo “I can’t breathe”, non riesco a respirare, sono diventati un simbolo, lo slogan delle rivendicazioni del movimento Black Lives Matter e di quello direttamente collegato Defund The Police.

Tra la fine di maggio e l’inizio di luglio, 26 milioni di persone in 550 città americane hanno manifestato contro i metodi brutali usati dalla polizia per l’uccisione di Floyd: sono state le maggiori proteste per i diritti civili contro il razzismo dagli anni Sessanta. Da allora poco è cambiato. La polizia ha continuato a uccidere persone di colore a un ritmo più elevato rispetto ai bianchi nelle strade americane e l’uso facile delle armi da parte di ufficiali di polizia ha continuato a suscitare proteste.

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