L’annuncio a Riad, nel corso del meeting del Consiglio di Cooperazione del Golfo che ha riunito vari esponenti della società civile yemenita. Assenti gli Houthi, che denunciano: “Inutile, non allevia la sofferenza della popolazione”
Sabato prossimo, con l’avvio del Ramadan, la coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita contro gli Houthi in Yemen sospenderà le attività belliche per un mese, come annunciato a Riad nel corso di un meeting del Consiglio di Cooperazione del Golfo. La decisione servirebbe a calmare i violenti scontri che proseguono nel Paese a sud della Penisola Araba, martoriato da 8 anni di guerra che ha causato, secondo le Nazioni Unite, la peggior crisi umanitaria in atto.
“Il comando delle forze congiunte della coalizione — si legge nel comunicato del portavoce, Brigadier Generale Turki al-Maliki — rispetterà il cessate-il-fuoco e intraprenderà tutte le misure e le procedure necessarie per assicurarne il successo e per creare le condizioni propizie necessarie a consultazioni positive. Vogliamo un ambiente favorevole per il Mese Santo del Ramadan, nella speranza di siglare la pace e porre fine al conflitto”.
Ma l’annuncio rischia di rivelarsi un boomerang per la Coalition to Restore Legitimacy in Yemen, dato che Ansar Allah, meglio noti come Houthi, bolla come “inutile” il cessate-il-fuoco se non verrà revocato il blocco imposto all’intera nazione. “Il blocco — si legge nel tweet di un funzionario Houthi, Muhammad al-Bukhaiti — causa più danni della guerra stessa”. Al-Bukhaiti spiega che, per questa ragione, le operazioni militari di Ansar Allah proseguiranno.
Eppure, la momentanea interruzione delle manovre belliche da parte saudita e delle nazioni della coalizione — tra le quali anche gli Emirati Arabi Uniti — è stata accolta positivamente dall’Inviato Speciale delle Nazioni Unite Hans Grundberg, che ha commentato: “Mai quanto in questo momento abbiamo bisogno del supporto regionale per andare verso un processo politico inclusivo, con gli auspici dell’Onu”.
Auspici sospinti anche dal Consiglio di Cooperazione del Golfo e dal Segretario Generale Nayef Falah Al-Hajraf che, aprendo la conferenza di Riad con esponenti della società civile yemenita, ha dichiarato: “La strada verso la pace e la sicurezza in Yemen non è impossibile: il successo delle consultazioni non è un’opzione ma un obbligo”.
Il Segretario Generale ha inoltre chiesto ai partecipanti di mettere da parte le differenze e trovare una soluzione comune per la fine della guerra. Difficile che si arrivi al termine delle ostilità senza interpellare gli Houthi, che non hanno preso parte ai lavori nella capitale saudita perché avrebbero preferito una location neutrale.
“Il comando delle forze congiunte della coalizione — si legge nel comunicato del portavoce, Brigadier Generale Turki al-Maliki — rispetterà il cessate-il-fuoco e intraprenderà tutte le misure e le procedure necessarie per assicurarne il successo e per creare le condizioni propizie necessarie a consultazioni positive. Vogliamo un ambiente favorevole per il Mese Santo del Ramadan, nella speranza di siglare la pace e porre fine al conflitto”.