Lo hanno annunciato i governi dell’Angola e della Repubblica Democratica del Congo. La riabilitazione della ferrovia incrementerà i traffici e gli introiti del commercio di materie prime. Al finanziamento del progetto partecipano gli Usa per assicurarsi alleati nel continente africano
La storica ferrovia di Benguela, che attraversa l’intera Angola ed arriva fino alla Repubblica Democratica del Congo, verrà rimessa in funzione. Lo hanno annunciato i due governi, presentando un progetto che nel corso dei prossimi anni potrebbe avere un impatto non indifferente sui traffici commerciali dell’intera Africa meridionale.
La scorsa settimana i due Paesi hanno annunciato di aver dato in concessione la ferrovia ad una joint venture – che comprende tra gli altri la multinazionale Trafigura, impegnata nel commercio di materie prime, e la compagnia portoghese di costruzioni Mota-Engil – per una durata di trent’anni. Ma questo non è che il punto di partenza.
In questi giorni, infatti, è stato reso noto come la riabilitazione della ferrovia sarà accompagnata da un importante piano di investimenti, dal valore di 555 milioni di dollari. Una somma di denaro cospicua, che secondo i piani di Luanda e Kinshasa dovrebbe permettere di bonificare i 1700 chilometri di linee ferroviarie– ora estremamente danneggiate, soprattutto sul territorio congolese – ma anche di acquistare circa 1500 nuovi vagoni e locomotive.
Il progetto dei due stati africani è ambizioso, soprattutto per l’obiettivo che si prefissa. Rinnovando la ferrovia di Benguela, infatti, questi vorrebbero far sì che gran parte del traffico di merci si sposti gradualmente su questa tratta e su rotaia.
Si tratta di un’esigenza sentita da entrambi gli stati. Il Congo è un Paese ricchissimo di materie prime, il primo al mondo per la produzione di cobalto e il leader continentale per quella di rame. Questi sono sempre più richiesti a livello internazionale, in quanto cruciali per la transizione ecologica, e vengono estratti in particolare nella regione del Katanga, al confine con il territorio angolano. Tuttavia, ben di rado queste materie prime attraversano l’Angola, per essere imbarcate sulla costa atlantica: tendenzialmente vengono invece caricate su camion, che le trasportano verso Tanzania o Sudafrica, luoghi da cui vengono poi trasportate verso i Paesi occidentali.
Da un lato, quindi, l’utilizzo della ferrovia servirebbe al Congo per diminuire i costi di trasporto e garantirsi di conseguenza un introito maggiore con la vendita delle proprie risorse naturali. Il trasporto su gomma verso i porti sudafricani è infatti estremamente costoso, ma anche molto lungo rispetto a quello che potrebbe permettere l’utilizzo della ferrovia. Da parte sua, l’Angola sarebbe ovviamente beneficiata dall’implementazione del nuovo corridoio commerciale e trarrebbe vantaggio sia dal passaggio delle merci sul suo territorio, sia dalla nuova centralità dei propri porti.
Ma il progetto non si limita a coinvolgere Luanda e Kinshasa. Secondo i piani, la ferrovia dovrebbe raggiungere anche lo Zambia ed in particolare l’area del Copperbelt, tra le principali regioni minerarie africane e conosciuta soprattutto per l’estrazione di rame. Zambia, Angola e Repubblica Democratica del Congo avevano annunciato l’intenzione di collaborare maggiormente lo scorso febbraio, come riferito da The North Africa Post, proprio con l’intenzione di migliorare gli aspetti logistici legati al commercio di materie prime.
In caso venga completata, la ristrutturazione della ferrovia di Benguela promette di modificare in maniera significativa gli equilibri geopolitici dell’area. Ma a prescindere dal suo successo, il piano di investimenti annunciato in questi giorni ha anche implicazioni a livello internazionale. Come detto, infatti, parte dei fondi verranno stanziati dagli Stati Uniti. Un tassello importante, nella rivalità tra Pechino e Washington e nella loro corsa ad assicurarsi alleati nel continente africano.
Storicamente, infatti, l’Angola si era sempre mostrata vicina alla Cina, tanto che la stessa ferrovia era stata ricostruita da Pechino tra il 2006 e il 2014, dopo che era stata distrutta nella precedente guerra civile. Il finanziamento americano segna quindi l’apertura di una nuova era in cui Luanda, pur lontana dall’allinearsi a Washington, mostra di essere aperta agli aiuti occidentali.
La storica ferrovia di Benguela, che attraversa l’intera Angola ed arriva fino alla Repubblica Democratica del Congo, verrà rimessa in funzione. Lo hanno annunciato i due governi, presentando un progetto che nel corso dei prossimi anni potrebbe avere un impatto non indifferente sui traffici commerciali dell’intera Africa meridionale.