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Assalto a Capitol Hill: manca la condanna di Conte


Sull'attacco al Congresso il premier Conte non ha pronunciato una chiara condanna nei confronti di Trump. Ora punta al riposizionamento strategico

Sull’attacco al Congresso il premier Conte non ha pronunciato una chiara condanna nei confronti di Trump. Ora punta al riposizionamento strategico

Il più duro, stanti i pericolosi venti di crisi che aleggiano sulla maggioranza, è stato il renziano Luciano Nobili con il suo “C’è qualcuno a Palazzo Chigi? Quando arriva la condanna di Conte?” Ma anche l’ex segretario dem, Walter Veltroni, ha ricordato che “non si può commentare l’attacco alla democrazia americana senza condannare esplicitamente chi ne è responsabile”. E anche il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando sulla vicenda dell’assalto dei trumpiani a Capitol Hill ha chiarito: “Io avrei detto di più. Bisogna essere chiari, la violenza è inaccettabile ed è stata innescata da Trump”. Orlando che difende di solito Conte come “punto di equilibrio” per la maggioranza, ha trovato fin troppo timido il tweet con il quale, nella serata dell’Epifania, il Presidente del Consiglio italiano è intervenuto in ritardo sull’assalto al Congresso americano. “La violenza è incompatibile con l’esercizio dei diritti politici e delle libertà democratiche”, ha scritto Conte senza mai citare le responsabilità del Presidente uscente.

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