Macron pospone l’ipotesi di sanzioni contro Londra, sperando in tal modo che le trattative possano giungere a una conclusione positiva nei prossimi giorni
“Non imponiamo sanzioni nel mentre che i negoziati continuano”, ha affermato a Glasgow, a margine degli incontri per la Cop26, il Presidente francese Emmanuel Macron in merito alla diatriba sulla pesca tra Francia e Regno Unito. La questione diventa sempre più accesa, con la speranza che nelle prossime ore la trattativa possa giungere a una positiva conclusione. “I britannici stanno preparando un’altra proposta”, ha aggiunto Macron, che ha così lasciato spazio ad altri due giorni di lavoro tra le diplomazie prima di giungere a decisioni più dure.
Parigi è pronta a proporre sanzioni contro il Regno Unito, in particolare impedendo l’approdo dei vascelli con carichi di pesce sulle coste francesi, bloccando così la vendita del pescato. Che la questione fosse seria, le cronache delle trattative per l’accordo post Brexit tra Ue e Uk l’hanno dimostrato negli ultimi anni. E che si potesse arrivare a un muro contro muro tra Parigi e Londra era prevedibile, viste le molteplici dinamiche che intercorrono nei mari che uniscono le due sponde dei Paesi.
Ma l’aver negato più licenze ai pescatori francesi è stato un motivo di rottura importante: l’Eliseo accusa Downing Street di aver rilasciato solo la metà dei permessi che, secondo l’accordo, sarebbero dovuti essere consegnati. Si tratta di una visione non condivisa dai britannici, secondo cui su 1673 licenze accordate alle barche europee per la pesca nella zona economica esclusiva di Londra, il 98% dei permessi va all’Ue. La Francia sostiene che è stato garantito il 90% delle licenze, il 10% restante spetterebbe solo a Parigi.
In soldoni, fuori dalle licenze rimarrebbero 55 imbarcazioni francesi. Non tutto ruota attorno a questa cifra che, d’altro canto, risulta particolarmente simbolica. Parigi teme che se a Londra verrà lasciato lo spazio di fare la voce grossa fin dalle prime battute dell’accordo post Brexit, lo stesso atteggiamento verrà assunto anche per le future diatribe.
Jean Castex, come rivelato da Politico, ha chiesto supporto alla Commissione: in una lettera indirizzata alla Presidente Ursula von der Leyen suggerisce che Bruxelles debba far comprendere al pubblico i danni che l’uscita dall’Ue hanno provocato, e che vengano istituite tariffe su certi prodotti pescati con “misure correttive” se un compromesso non verrà trovato.
Macron pospone l’ipotesi di sanzioni contro Londra, sperando in tal modo che le trattative possano giungere a una conclusione positiva nei prossimi giorni