In ginocchio lo stato di Rio Grande do Sul: 90 vittime, 200.000 sfollati dopo una settimana di piogge in una delle zone più produttive del paese. Lula prepara la ricostruzione e riafferma l’impegno contro il cambiamento climatico.
Il prossimo governo dovrà gestire la crisi idrica del Canale di Panama, quella migratoria nella Selva del Darién e assicurare la stabilità al proprio posizionamento internazionale che oscilla tra Pechino e Washington.
In migliaia in piazza in Argentina per difendere il sistema universitario nazionale, sotto scacco a causa dei tagli alle spese imposti dal governo Milei. Anche pensionati e lavoratori sul piede di guerra. Il 9 maggio nuovo sciopero generale.
Antony Blinken torna in Cina meno di un anno dopo la visita di giugno. Tanti i dossier divisivi tra cui lo stop Usa a TikTok e gli aiuti a Taiwan. Ma resta importante che continuino a dialogare per gestire in modo responsabile un rapporto cruciale per gli equilibri globali
L’ex presidente della Colombia Álvaro Uribe Vélez sarà processato per concussione e manipolazione di testimoni in un caso aperto dal 2012 intorno ai legami tra il suo governo e il paramilitarismo. La decisione della procura arriva però in un momento delicatissimo del piano di pacificazione del presidente Petro.
Milei intensifica l’allineamento con gli Usa, in attesa delle elezioni di novembre, in cui il presidente argentino tifa apertamente per Donald Trump. Visita una “Base Navale Congiunta” nella Terra del Fuoco con la Comandante del Southern Command e l’ambasciatore Usa.
Insulti contro Gustavo Petro e Lopez Obrador, provocazioni e sbeffeggi contro Pechino, Brasilia e persino contro la Casa Bianca. Il pericoloso ‘stile Milei’ nelle relazioni internazionali mette in difficoltà l’Argentina
Le relazioni tra Israele e Usa hanno raggiunto uno dei livelli più bassi della loro storia. Gli Usa hanno una posizione altalenante sulla guerra di Gaza, complici anche le elezioni presidenziali di novembre. Con un occhio all’elettorato musulmano americano, Biden pratica la politica della “via di mezzo”.
L’opposizione riunita nella Piattaforma Unitaria Democratica era riuscita a concordare una candidatura dopo l’interdizione della leader vincente alle primarie, Corina Machado. Ma il Consiglio Nazionale Elettorale non ha registrato la nuova candidata, escludendo di fatto la coalizione che appariva in vetta a tutti i sondaggi.
Sará Corina Yoris, accademica senza affiliazione di partito, la candidata della Piattaforma Unitaria, coalizione che riunisce l’opposizione a Maduro, alle elezioni del 28 luglio. Le possibilità di successo del chavismo, che per più di 20 anni ha mantenuto il sostegno popolare, sembrano per la prima volta essersi ridotte al minimo.