Triste epilogo di un leader sconfitto, che non riesce proprio a capire che uscire di scena con dignità può essere più importante di comunicare le vittorie
Triste epilogo di un leader sconfitto, che non riesce proprio a capire che uscire di scena con dignità può essere più importante di comunicare le vittorie
Come avevamo ampiamente preconizzato e sottolineato nei nostri servizi sul voto Usa, i tentativi goffi di Donald Trump si stanno lentamente infrangendo contro la legittimità del voto e mettono a nudo la pretestuosità delle contestazioni. L’unico effetto di questa inutile insistenza sarà di cancellare definitivamente quel poco di reputazione che il Presidente uscente ancora conservava, almeno tra i suoi fan, probabilmente screditando anche le chance della figlia di restare in politica nei prossimi anni.
Analizziamo insieme gli ultimi fatti: mentre Donald Trump continua ad attaccare Joe Biden e a parlare di voti illegali, il suo tentativo di ribaltare il risultato delle recenti elezioni presidenziali riceve due colpi durissimi.
Il primo in Michigan. Trump aveva convocato nei giorni scorsi i rappresentanti locali del Gop alla Casa Bianca, per “ricevere supporto”. L’intenzione era di convincerli a non certificare le elezioni a favore del candidato democratico e di nominare invece una delegazione conservatrice al Collegio elettorale dei Grandi elettori, che devono esprimere il Presidente il 14 dicembre. Gli invitati hanno declinato l’offerta di aiuto e hanno dichiarato di non aver appreso nulla che possa giustificare l’inversione del risultato nel loro Stato.
La seconda batosta per Trump è arrivata dalla Pennsylvania, dove un Giudice federale ha bocciato, per assenza di prove, la sua richiesta di sospendere la certificazione del voto, quindi le autorità potranno continuare il lavoro per validare e rendere definitivi i risultati elettorali. La Pennsylvania era particolarmente importante (esprime 20 grandi elettori), tanto che l’avvocato personale di Trump, Rudy Giuliani, si è presentato in tribunale per sostenere la causa. Giuliani ha già affermato che presenterà appello per arrivare eventualmente anche a un giudizio della Corte Suprema.
Trump intanto ha chiesto e ottenuto un nuovo riconteggio dei voti in Georgia, dopo che l’esito del primo aveva già confermato la vittoria di Joe Biden. Poiché la distanza tra i due candidati è inferiore allo 0,5%, è possibile richiedere una nuova conta, dopo la certificazione dei risultati che è avvenuta venerdì e che ha sancito la vittoria democratica con una scarto di 12.670 voti.
Il nuovo esame ha riscontrato discrepanze solo in quattro contee, che hanno ridotto di poco il vantaggio di Biden. “Il riconteggio della scorsa settimana ha ribadito ciò che già sapevamo: gli elettori della Georgia hanno scelto Joe Biden come prossimo Presidente”, ha dichiarato Jaclyn Rothenberg, direttore delle comunicazioni della Georgia per la campagna di Biden.
Questi ultimi eventi stanno dando ragione ai nostri lettori, che hanno indicato Donald Trump come il personaggio peggiore del 2020…
Triste epilogo di un leader sconfitto, che non riesce proprio a capire che uscire di scena con dignità può essere più importante di comunicare le vittorie
Come avevamo ampiamente preconizzato e sottolineato nei nostri servizi sul voto Usa, i tentativi goffi di Donald Trump si stanno lentamente infrangendo contro la legittimità del voto e mettono a nudo la pretestuosità delle contestazioni. L’unico effetto di questa inutile insistenza sarà di cancellare definitivamente quel poco di reputazione che il Presidente uscente ancora conservava, almeno tra i suoi fan, probabilmente screditando anche le chance della figlia di restare in politica nei prossimi anni.
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