Giappone e Messico vogliono aprire l'accordo di libero scambio a nuovi mercati. Al centro della discussione la gestione degli accordi commerciali e la politica internazionale
Giappone e Messico vogliono aprire l’accordo di libero scambio a nuovi mercati. Al centro della discussione la gestione degli accordi commerciali e la politica internazionale
Nel quadro di una lunga missione diplomatica che toccherà Uruguay, Argentina, Paraguay, Brasile, Senegal, Nigeria e Kenya, il Ministro degli Esteri del Giappone Toshimitsu Motegi inizia dal Messico, importante partner commerciale e diplomatico che lascia proprio a Tokyo la presidenza del Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (Cptpp). L’accordo di libero scambio sarà al centro degli interessi di numerose nazioni tra cui Cina e Regno Unito, interessate all’espansione verso nuovi mercati.
Londra in particolare ha necessità di diversificare i suoi agreement commerciali, anche se la nuova relazione con l’Unione europea post Brexit lascia dormire al Governo di Boris Johnson sonni più tranquilli rispetto a qualche settimana fa, quando il Regno Unito rischiava di trovarsi in balìa dei mercati e con l’obbligo — nella peggiore delle ipotesi — di sottoscrivere singoli accordi con i Paesi d’interesse.
Gestione coordinata tra Giappone e Messico
Motegi ha discusso col suo omologo messicano Marcelo Ebrard delle richieste di nuovi ingressi all’interno del Cptpp, realtà che vede al suo interno — oltre Tokyo e Città del Messico — Canada, Singapore, Vietnam, Australia e Nuova Zelanda, con Brunei, Cile, Malaysia e Perù in attesa di ratifica parlamentare. Il mercato rappresenta il 13% del Pil mondiale.
Per i due Ministri, fondamentale il coordinamento per il rafforzamento dell’accordo commerciale trans-pacifico, visto che i due Paesi gestiscono temporaneamente la governance del regional agreement. Spetterà ora al Giappone condurre i negoziati per l’allargamento del Cptpp.
Ebrard ha scritto che l’incontro con Motegi è stato fruttifero. “Abbiamo concordato sulla strategia da seguire per affrontare il Covid-19, dare priorità all’Onu, riforma del Wto, nuovi investimenti e innovazione giapponese nel nostro Paese”. Toshimitsu Motegi ha esplicitato a Marcelo Ebrard l’intento giapponese nel cooperare a stretto contatto per mantenere e rafforzare un framework economico libero e aperto.
Oltre a Pechino e Londra, non è escluso che anche gli Stati Uniti di Joe Biden possano dimostrare nuovo interesse all’accordo, dopo che Donald Trump aveva abbandonato le trattative che avevano visto gli Usa firmatari dell’agreement originario d’istituzione dell’area di libero scambio.
Il Messico al Consiglio di Sicurezza
Nel biennio 2021-2022 il Messico siederà come membro non permanente al Consiglio di Sicurezzadelle Nazioni Unite. I due Ministri hanno discusso anche di questioni spinose come la Corea del Nord, con Tokyo direttamente interessata vista la vicinanza geografica con la nazione della penisola coreana. Ebrard e Motegi hanno puntato su un’ampia cooperazione sul fronte internazionale, con riferimento — oltre a ciò che avviene a Pyongyang — alla lotta al cambiamento climatico.
Nel quadro di una lunga missione diplomatica che toccherà Uruguay, Argentina, Paraguay, Brasile, Senegal, Nigeria e Kenya, il Ministro degli Esteri del Giappone Toshimitsu Motegi inizia dal Messico, importante partner commerciale e diplomatico che lascia proprio a Tokyo la presidenza del Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (Cptpp). L’accordo di libero scambio sarà al centro degli interessi di numerose nazioni tra cui Cina e Regno Unito, interessate all’espansione verso nuovi mercati.
Londra in particolare ha necessità di diversificare i suoi agreement commerciali, anche se la nuova relazione con l’Unione europea post Brexit lascia dormire al Governo di Boris Johnson sonni più tranquilli rispetto a qualche settimana fa, quando il Regno Unito rischiava di trovarsi in balìa dei mercati e con l’obbligo — nella peggiore delle ipotesi — di sottoscrivere singoli accordi con i Paesi d’interesse.
Gestione coordinata tra Giappone e Messico
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