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Tunisi, una donna al potere


La prima volta di una donna premier non risolve il deficit democratico nel quale è precipitato il Paese con il Presidente Saied

Per la prima volta nella storia, la Tunisia avrà una donna come premier. Il Presidente tunisino Kais Saied ha dato l’incarico di formare il nuovo Governo alla docente universitaria Najla Bouden Romdhane. Originaria di Kairouan, con un dottorato in geologia, Romdhane è docente alla Scuola nazionale di ingegneria e non ha grandi esperienze politiche precedenti.

La sua nomina, che avuto una grande eco sui media internazionali, trattandosi della prima volta in tutto il mondo arabo di una donna a capo del Governo, sembra però più un’operazione di maquillage politico che non una vera svolta democratica. Anzi, la sua nomina non prevede un voto di fiducia da parte del Parlamento, che il Presidente ha “temporaneamente” sospeso, ma solo la conferma da parte di Saied. Lo scorso 22 settembre, il Presidente tunisino ha infatti firmato un decreto di emergenza, che da allora gli ha permesso di governare, senza dover passare per l’assemblea legislativa.

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