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Turchia e Siria verso la stabilità: pronto il ritiro dell’esercito di Ankara dal nord del Paese


I Ministri della Difesa di Turchia, Russia e Siria hanno concordato al tavolo negoziale di Mosca di dare seguito al dialogo per garantire la stabilità in Siria. Si punta a un futuro incontro tra Erdoğan e Assad

La normalizzazione dei rapporti tra Turchia e Siria passa per la Russia, dove nei giorni scorsi si sono incontrati i Ministri della Difesa Hulusi Akar, Ali Mahmoud e Sergei Shoigu. Da tempo Ankara e Damasco hanno ripreso il dialogo a livello di intelligence, che si sta profilando sempre più come un rapporto finalizzato alla riscoperta dei meeting ad alto livello. Con la benedizione dello stesso Recep Tayyip Erdoğan, che la scorsa estate disse: “Vogliamo stabilire e sviluppare le migliori e più avanzate, sincere relazioni con tutte le nazioni e i popoli. Puntiamo a realizzare un corridoio per la pace e la cooperazione attorno a noi, partendo dai nostri vicini”.

Il Presidente lavora su più fronti al ritorno in grande stile del suo Paese sulla scena internazionale, acquisendo un ruolo di fondamentale importanza persino nella risoluzione della questione Ucraina. Non a caso i vari scenari sono intrecciati, con Mosca interessata ad una stabilizzazione tra Turchia e Siria, tanto da scomodare il Ministro della Difesa Shoigu nonostante l’invasione militare nel Paese est europeo in pieno svolgimento. Da qui l’invito al dialogo proprio a Mosca, dove a fine anno il faccia a faccia trilaterale tra gli esponenti dei tre Governi è servito a chiarire alcuni aspetti. Uno su tutti: il possibile ritiro dell’esercito di Ankara dal nord della Siria.

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