Il governo di transizione ha indetto nuove elezioni per novembre del 2025, ma la possibilità di realizzarle resta comunque in dubbio. Nonostante l’arrivo della missione internazionale voluta dall’Onu per pacificare il paese, la situazione è drammatica.
Mentre le gang spadroneggiano a Port-au-Prince, la comunità internazionale cerca il modo di intervenire. Usa, Francia, Kenya, Repubblica Dominicana e Brasile tra i protagonisti del grattacapo haitiano nel sistema internazionale.
Dopo le dimissioni del primo ministro Ariel Henry le forze politiche haitiane negoziano la creazione di un governo di transizione con il sostegno internazionale. Intanto il paese è in mano ad un inedito sodalizio tra le bande criminali.
Le gang di Port-au-Prince esigono la rinuncia del primo ministro Ariel Henry, bloccato a Puerto Rico. Pronta una nuova missione internazionale di sicurezza, ma Usa e alleati cominciano a considerare la possibilità di anticipare le elezioni.
Dopo l’omicidio di Moïse, la situazione è tesa e il futuro del Paese incerto. L’ex Ministro della Difesa Jean Walnard Dorneval descrive le prospettive della metà haitiana della piccola isola caraibica
Le indagini sull’uccisione del Presidente di Haiti si snodano oggi tra Porto Principe, Bogotá e Miami. Uno dei casi internazionali più complessi degli ultimi anni nei Caraibi
La necessità di una risposta immediata ai flussi migratori spinge i Governi di Stati Uniti e Messico al contenimento e al respingimento, che spesso sfociano in repressione e abuso
Un terremoto di magnitudo 7,2 ha provocato l’ennesimo disastro umanitario ad Haiti. Scattati i meccanismi della cooperazione internazionale, in quella che nel 2010 fu ribattezzata la “Repubblica delle Ong”
Dopo l’uccisione del Presidente, i principali attori internazionali presenti nel Paese più povero del continente cercano di gestire la crisi per evitare che le conseguenze ricadano sulla regione