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Indo-Pacifico: dal vertice Quad una posizione condivisa sull’Ucraina


Usa, Australia, Giappone e India sono d'accordo: non bisognerà permettere che un domani, nell'Indo-Pacifico, avvenga quanto sta accadendo oggi in Ucraina. Ma il Quad non è un blocco compatto, ed è poco probabile che diventi una “Nato asiatica”

Marco Dell'Aguzzo Marco Dell'Aguzzo
Giornalista, scrive per eastwest, Il Sole 24 Ore, il manifesto, Vanity Fair, Aspenia e Start Magazine. Si occupa di energia e di affari nordamericani.

Usa, Australia, Giappone e India sono d’accordo: non bisognerà permettere che un domani, nell’Indo-Pacifico, avvenga quanto sta accadendo oggi in Ucraina. Ma il Quad non è un blocco compatto, ed è poco probabile che diventi una “Nato asiatica”

Le invasioni non sono contagiose, ricorda un saggio pubblicato mercoledì su Foreign Affairs, e la guerra aperta dalla Russia in Ucraina non è il preludio di un attacco della Cina a Taiwan, la repubblica insulare che Pechino non considera cosa a sé ma parte del proprio territorio. I due dossier sono separati. Eppure un qualche collegamento esiste: non sostanziale e consequenziale – Taipei non è il secondo fronte, spiegava Lorenzo Lamperti sul Manifesto – ma di principio: come detto un mese fa dal segretario di Stato americano Antony Blinken, ci sono “altri” che stanno osservando la risposta internazionale alla crisi ucraina.

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