Lunedì il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il nuovo Cancelliere tedesco Olaf Scholz si incontreranno a Roma con la volontà di creare le condizioni per relazioni bilaterali più strutturate
Lo schema che si vorrebbe seguire è lo stesso utilizzato per il Trattato del Quirinale con la Francia, firmato a Roma poche settimane fa. Ma, al di là degli aspetti formali, è un fatto che tra Italia e Germania c’è la ferma volontà di creare le condizioni per relazioni bilaterali più strutturate. Ne parleranno lunedì a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il nuovo Cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha inserito la tappa italiana nella seconda ondata dei suoi viaggi all’estero dopo Parigi e Bruxelles.
Nel settembre scorso era stata la Cancelliera Angela Merkel a proporre al Governo italiano un programma di azione che comprendesse tutto il ventaglio dei settori oggetto della cooperazione bilaterale. In realtà, i tedeschi sono da sempre abbastanza reticenti a firmare trattati bilaterali con altri Paesi. Lo hanno fatto solo quando si è trattato di scelte inevitabili come appunto il Trattato dell’Eliseo per la riconciliazione con la Francia dopo la guerra e l’ultimo Trattato di Aquisgrana.
Anche senza chiamarlo Trattato, fanno rilevare fonti diplomatiche italiane, si potrebbe lavorare a un piano di azione che contenga anche un programma di lavoro e in allegato il dettaglio sui metodi di lavoro scelti di volta in volta. In realtà, è lo stesso percorso previsto con la Francia per il Trattato del Quirinale, che contiene il perimetro dei temi e il metodo di lavoro e rinvia al programma allegato le iniziative concrete da realizzare.
Dentro questo schema i temi della pandemia, della ripresa economica, dell’energia, della green economy e dell’immigrazione avranno un posto prioritario. Draghi e Scholz discuteranno lunedì anche tempi e modi per una riforma al Patto di stabilità. All’ultimo Eurosummit di Bruxelles se ne è cominciato a discutere su iniziativa congiunta di Italia e Francia. Ma c’è da attendersi analoga disponibilità anche da parte del nuovo Governo tedesco. Una riforma che per Draghi è ineludibile. “Le regole del Patto di stabilità – ha detto il premier in Parlamento – si sono rivelate inefficaci e pro-cicliche, cioè dannose. Ho cominciato a dirlo negli ultimi 3 anni della mia permanenza alla Bce e ne sono sempre più convinto”.
Anche sull’immigrazione c’è da aspettarsi un atteggiamento tedesco più vicino alle posizioni italiane per effetto del condizionamento dei Verdi sulla coalizione del nuovo esecutivo tedesco. E i Verdi faranno sentire la loro presenza anche nel sistema di classificazione per gli investimenti “verdi”. “Già da tempo – ha detto Scholz a Bruxelles – la Germania ha preso la decisione che l’energia nucleare non prenderà parte alla transizione energetica”. Ma non si opporrà alle scelte francesi a favore del nucleare. La Commissione Ue mercoledì prossimo dovrà decidere se inserire nella “tassonomia” nucleare e gas, con il forte sostegno francese (per il nucleare) e italiano (per il gas, considerato fonte energetica di transizione). Quanto al gasdotto Nord Stream 2, Scholz ha tenuto a ricordare che la Germania si sente molto responsabile che “l’Ucraina resti un Paese di transito del gas”. Anche se il Nord Stream 2 è un progetto privato, ha ricordato Scholz, e a decidere alla fine sarà l’autorità regolatoria tedesca.
Draghi e Scholz faranno anche il punto sul coordinamento delle misure anti Covid. In questa nuova fase sono stati gli ospedali italiani ad aiutare i pazienti tedeschi (come nella prima ondata furono gli ospedali tedeschi ad ospitare pazienti italiani). La Germania sta anche valutando una stretta sugli arrivi dalla Gran Bretagna sull’esempio dell’Italia. La Baviera, uno dei Lander più colpiti dal rimbalzo dei contagi, ha chiesto al Governo federale di prendere una decisione rapida per classificare la Gran Bretagna come area di variante a rischio a causa della rapida diffusione di Omicron. E quindi richiedere l’obbligo di un test Prc per gli arrivi dal Regno Unito.
Lunedì il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il nuovo Cancelliere tedesco Olaf Scholz si incontreranno a Roma con la volontà di creare le condizioni per relazioni bilaterali più strutturate