Dopo le dimissioni del primo ministro Ariel Henry le forze politiche haitiane negoziano la creazione di un governo di transizione con il sostegno internazionale. Intanto il paese è in mano ad un inedito sodalizio tra le bande criminali.
Il Segretario di Stato americano prova a dare qualche segnale di rassicurazione ai partner e alleati in Asia orientale. Oggi al summit in Corea del Sud e domani dal Presidente Marcos nelle Filippine per rafforzare l’asse con Manila.
Terrore nella città di Messi e Di María. Le autorità inaspriscono le condizioni di detenzione dei boss e le gang rispondono uccidendo civili a caso nelle strade. Il presidente Milei schiera le forze federali ma la città è paralizzata.
Le gang di Port-au-Prince esigono la rinuncia del primo ministro Ariel Henry, bloccato a Puerto Rico. Pronta una nuova missione internazionale di sicurezza, ma Usa e alleati cominciano a considerare la possibilità di anticipare le elezioni.
98 milioni di messicani al voto il prossimo 2 giugno in una delle elezioni più importanti del continente. Il partito del presidente Lopez Obrador pronto a restare al potere. Narcotraffico, sicurezza, migrazioni tra le principali sfide.
Il Segretario di Stato Usa in visita a Brasilia e Buenos Aires in cerca di sostegno alla politica globale di Washington. Forti i contrasti sul conflitto israelo-palestinese: Lula dichiarato persona non grata in Israele, e Milei annuncia lo spostamento dell’ambasciata argentina a Gerusalemme.
È arrivato in territorio Usa il Boeing 747 battente bandiera venezuelana, comandato da un pilota iraniano, sospettato di essere un agente delle Forze Al Quds, e fermo presso l’aeroporto di Buenos Aires da giugno del 2022. Il sequestro ha acuito lo scontro con Caracas, mentre la vera natura di quel volo rimane ancora un mistero.
Bagarre in Parlamento. I governatori mollano Milei e affondano la sua “Legge Omnibus”. Senza più sostegno parlamentare, il Presidente insulta gli ex alleati, promette ritorsioni e cerca di ricostruire un blocco ultra-conservatore
Per la prima volta dal suo arrivo al potere i sondaggi rispecchiano una valutazione negativa dell’operato del governo. Anche il FMI rivede al ribasso le previsioni economiche nonostante il forte appoggio di Washignton.
E’ precipitato il consenso a Biden da parte della comunità araba in America, il Presidente ha necessità che finisca la guerra, non solo per ragioni umanitarie, ma anche economiche e politiche, vista la frattura all’interno del suo partito sul conflitto